La Casa Bianca apre sui dazi: “La scadenza del 9 luglio può essere prorogata”

ROMA – “Forse potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente”. Non è tanto, ma è qualcosa. Con le dichiarazioni della portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, si riapre il capitolo dazi che nelle ultime settimane di crisi in Medio Oriente, con il conflitto allargato all’Iran, era passato in secondo piano nell’agenda del presidente. Il 9 luglio dovrebbe scadere la tregua di 90 giorni che Donald Trump ha “concesso” dopo il noto annuncio dei dazi reciproci dello scorso aprile con la lavagna colorata.
Dazi sospesi per 90 giorni: quando termina la sospensioneQuel giorno Washington aveva indicato la percentuale di tariffe che avrebbe imposto alla dogana a seconda del Paese di provenienza delle merci. Nelle 48 ore successive sono stati imposti dazi “flat” al 10% verso tutti, pochi giorni dopo sarebbero entrati in vigore quelli ufficiali. Con la sospensione di tre mesi, aveva quindi avviato la fase negoziale che però ha prodotto davvero poco in queste settimane. Con l’Unione Europea i rapporti da gelidi sono diventati tiepidi, con la Cina è stata trovata una tregua separata mentre l’unica intesa commerciale di peso è stata siglata con il Regno Unito.
Dazi reciproci, possibile una proroga da TrumpOra la Casa Bianca, mentre i suoi emissari sono impegnati in trattative in contemporanea con decine di Paesi e neanche la trattativa per lettera è sembrata una via percorribile, annuncia che potrebbe esserci una proroga. Alla portavoce Leavitt è stato chiesto se ci fossero piani per estendere la sospensione delle aliquote sulle merci alle dogane, e lei ha ammesso che la scadenza del 9 luglio “non è da intendersi come determinante”. Ha sottolineato che sarà il presidente Trump ad avere l’ultima parola e decidere in merito, ma ha aperto alla possibilità che possa slittare. Nella speranza che nel frattempo si riesca a trovare un accordo con qualche partner.
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